Bugie, mezze bugie, frottole e fandonie: parte 2

di DARIO BERTOLO e ROBERTO FIORENTINI 

Le campagne elettorali hanno, in genere, tre connotazioni precise: fare promesse, farle sembrare credibili e screditare   la parte politica che ha governato precedentemente. Ebbene, sembra proprio che questa regola, già collaudata nei vari decenni precedenti, sia stata ,nel 2014, anche la chiave di volta del successo pentastellato a Civitavecchia. E  rimane uno dei capisaldi del pensiero grillino anche in questa nuova tornata elettorale .  La ostentata diversità intellettuale e morale, quotidianamente sbandierata e sostenuta, aggiunta alla dichiarazione di  onestà e di trasparenza negli atti e nelle azioni (che sembrano le stimmate  possedute solo da chi fa parte del movimento)  mette, di fatto, in discussione  i valori appartenenti alla maggior parte dei cittadini che non appoggiano i 5 stelle, e che  vengono equiparati, a prescindere,  a mere figure da disprezzare e denigrare. Questo testimonia come, e la storia ce lo insegna, alcune ideologie fondano il proprio successo su tematiche populiste che fanno leva su paure spesso inesistenti e su luoghi comuni, utilizzati per definire periodi spesso difficili come quello che stiamo vivendo.  Dà un certo fastidio riscontrare quanto siano ridondanti certi proclami. Lo dà soprattutto in considerazione che chi sostiene la diversità in realtà sfrutta gli stessi metodi per ottenere il consenso. Tutto questo è evidente nel secondo capitolo di questa nostra mini inchiesta che  analizza i contenuti del manifesto elettorale del 2014 riguardo il comparto turistico e culturale.

Andiamo nel dettaglio

Come sempre in rosso sono estrapolati passaggi del manifesto elettorale del M5S durante le elezioni ammnistrative del 2014.

“Cultura e turismo Tutela, Valorizza e Promuovi:

È necessario quindi definire nuovi ambiti di sviluppo che valorizzino le potenzialità del territorio e che siano da stimolo a nuove possibilità d’investimento specialmente in quei settori che possono essere propulsori di una forte ripresa economica come:

  • le attività turistiche
  • la ristorazione
  • l’artigianato
  • la cultura
  • l’ambiente, la green-economy, le produzioni agro-alimentari ed i servizi alla persona.

Fondamentale, quindi, sarà la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della città e del suo litorale. Ovviamente andranno risolti i problemi infrastrutturali che impediscono lo sviluppo di queste politiche. Nel ricordare, quindi, come un rinato equilibrio nella gestione del territorio possa rivitalizzare l’economia e aprire nuovi scenari occupazionali, va sottolineata la nostra volontà di abbandonare il modello delle grandi opere, delle colate di cemento, dei grandi centri commerciali, dei capannoni destinati a restare vuoti e sfitti. “

Sembra paradossale, ma uno dei puntelli che ha tenuto in piedi i bilanci degli ultimi tre anni è stata la volontà, reiterata a più riprese, di costruire, lì dove ora ci sono gli uffici tecnici comunali della Fiumaretta, un albergo per i croceristi con annesse strutture commerciali. Con buona pace di quanto promesso. Le ultime notizie su questa discussa vicenda sembrano convergere nella direzione di consentire che nell’area della ex centrale elettrica sorga proprio un grande centro commerciale, che avrebbe esiti esiziali per il già boccheggiante commercio cittadino.

E ancora.

“Il turismo è una vera e propria opportunità per lo sviluppo economico. Per questo, il tavolo sarà utile per approfondire insieme all’A.P. i seguenti punti:

  • Creazione e promozione presso le grandi compagnie croceristiche, di offerte artistico-culturali ed eno-gastronomiche del nostro territorio, sulle quali il m5s crede profondamente

 

Ci crede così “profondamente” da allestire sistematicamente fiere e sagre di tutti i paesi e nazioni al di fuori di quelle locali ( vedi Street Food Francesi e toscani, ad esempio..)

  • Riorganizzare e migliorare i servizi offerti ai turisti come ad esempio la mobilità locale istituendo la collaborazione tra Port Mobility e Trasporto Pubblico (Argo), in modo da incentivare la loro permanenza in città, e far scoprire il nostro patrimonio culturale e aumentare, così, l’immagine di Civitavecchia nel mondo. Chiaramente l’impegno del m5s nel tavolo con l’Autorità Portuale, sarà quello di garantire il massimo impiego di imprese locali, facendole specializzare il più possibile nell’ambito portuale.

La cosiddetta “transumanza dei turisti” è sotto gli occhi di tutti. Così come l’annosa vicenda dei NCD venuti da fuori e la crisi della Royal Bus, con conseguente licenziamento di molti lavoratori civitavecchiesi.

Civitavecchia ha mare e coste splendide, sorgenti termali, bellissimi siti archeologici abbracciati dal verde dei monti della Tolfa. Sembrerebbe ovvio riconoscere il turismo come vocazione naturale del nostro territorio. Purtroppo la mancanza di servizi al turista e di una adeguata campagna di promozione, figlie di una evidente incapacità di riconoscere questo settore come una reale via d’uscita dalla crisi economica, hanno sin qui impedito questa presa di coscienza. Sebbene questo dato di fatto sia stato percepito da diverse associazioni locali, queste hanno però, fino ad oggi operato senza un adeguato riscontro da parte delle amministrazioni.

Nonostante gli intenti dichiarati, la giunta pentastellata ha spesso brillato per la totale mancanza “dell’adeguato riscontro”.  Una sinergia vera , strutturata e continuativa non è mai stata creata, sulla spinta di quello spirito astioso nei confronti di chiunque abbia avuto rapporti istituzionali con precedenti amministrazioni. Basta verificare quante risorse economiche sono state destinate a supporto di progetti di rilancio turistico a beneficio della comunità.

Il M5S vuole convogliare tutte questi sforzi in un unico progetto, per creare una grande alleanza che porti le istituzioni ad interfacciarsi con i privati in un “Sistema Turistico Locale”, ove ogni interesse spinta propulsiva vengano ricondotti in un’ottica di sviluppo economico e occupazionale della città. Questo il ruolo fondamentale dell’amministrazione: collaborare e coordinare le realtà già esistenti, incentivando politiche di integrazione tra operatori del settore, commercianti, associazioni, artigiani, agricoltori e tutti quelli che potrebbero contribuire alla formazione di un’offerta vincente.

Spesso, e le cronache locali lo testimoniano, al posto della tanto auspicata collaborazione è subentrata una sorta di conflittualità sistematica e duratura nel tempo. Dei  dialoghi costruttivi tra Assessorato e rappresentanti delle varie categorie nemmeno l’ombra. Viceversa azioni coercitive e apparentemente controproduttive (come l’annosa vicenda dei Dehors) sono state la consuetudine in tutto il tempo del mandato.

 …….. Una nuova strategia di sviluppo turistico che persegua il recupero e la riconversione del patrimonio infrastrutturale già esistente. Infine la trasparenza assoluta su tutte le procedure d’affidamento permetterà di eliminare clientele e favoritismi. I punti fondamentali per la modernizzazione e lo sviluppo del settore si articoleranno come segue:

  1. Verrà studiata la realizzazione di un marchio (brand) cittadino, che racchiuda sotto di sè tutte le eccellenze offerte dal nostro territorio (ad esempio la Molinari, marchio riconosciuto a livello mondiale ma di cui nessuno conosce l’origine tranne ovviamente i civitavecchiesi).

Non ve ne è traccia

  1. Campagne promozionali sui principali siti di promozione turistica, in sinergia con i portali informativi delle maggiori città che si interfacciano col nostro porto (ad es. Barcellona). Ciò sarà mirato ad attirare nuovi turisti ed a indirizzare i visitatori già in città su itinerari attrezzati.

Non ve ne è traccia

  1. Istituzione della De.Co. (Denominazione Comunale) al fine di valorizzare, promuovere e tutelare le produzioni enogastronomiche locali. Il Comune deve essere ““l’Ente Locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo, il progresso civile, sociale ed economico”

Nessuna  traccia

  1. Realizzazione di un portale ad accesso WI-FI gratuito che offra informazioni circa le attrazioni e le i iniziative locali, utile ad intercettare i turisti già prima che scendano dalla nave.

Non ve ne è traccia

  1. Realizzazione di una rete di itinerari migliorando la fruibilità delle strutture territoriali (eliminazione delle barriere architettoniche, impianti di cartellonistica multilingue, inserimento in tutti gli itinerari di punti di degustazione e vendita di prodotti artigianali ed eno-gastronomici tipici della città), utilizzando le tecnologie di comunicazione visiva a disposizione (qrcode e virtualtour) e rimodulando i trasporti locali in modo da permettere ai visitatori di muoversi con razionalità, lungo un percorso storico, archeologico, gastronomico e naturalistico nella filosofia del Centro Commerciale Naturale.

Non ve ne è traccia

  1. Valorizzazione turistica del mercato al centro della città, mediante la creazione di una passeggiata pedonale protetta che richiami il flusso dei turisti nel centro storico oltre che di strutture satellite al mercato stesso che rendano vitale ed appetibile al turista il tessuto urbano del centro. Lungo tale percorso si promuoverà, con la collaborazione degli operatori commerciali, la somministrazione di prodotti tipici da consumare sul posto (finger-food) e la presenza di piccole attrazioni artistiche, musicali e culturali.

Va detto che il mercato, a tutt’oggi, versa in uno stato pietoso per quanto riguarda recettività e manutenzione. Le tensostrutture sono divenute pericolose e l’offerta sempre meno competitiva.

Ovviamente di tutto il resto non solo non ci sono riscontri, ma addirittura neanche menzione in epoche successive.

  1. Sponsorizzazione e promozione di eventi e spettacoli, diffusi a tutta la città e distribuiti lungo un percorso logico che rivitalizzi il Centro Storico e promuova il Centro Commerciale Naturale. Tali attività verranno organizzate prevalentemente coinvolgendo associazioni, gruppi musicali, società sportive e circoli locali, mediante un procedimento trasparente che valorizzi le eccellenze cittadine.

Vale lo stesso concetto espresso sopra. Il centro storico, ormai vandalizzato e preda di parcheggi selvaggi senza alcun controllo da parte delle autorità preposte, non è stato mai benché minimamente promosso, tantomeno attraverso il coinvolgimento di associazioni e quant’altro.

Come d’altronde è ben visibile e sotto gli occhi di chi vuole verificare di persona.

  1. Rimodulazione e realizzazione del progetto del polo termale con la creazione di percorsi balneari, archeologici e gastronomici di contorno.

Fino a un paio di giorni fa, di tutto questo non c’è riscontro né menzione. Curiosamente, in vista di inverosimili tentativi di rielezione tra meno di un anno, sono spuntati fuori improbabili investitori del comprensorio disposti a (ri)dar corpo ad un progetto che, da sempre, è stato oggetto di feroci critiche verso chi lo aveva, anni prima, iniziato.

  1. Sempre al fine di aumentare l’appetibilità del comparto turistico balneare è necessario ristrutturare la rete fognaria e l’impianto di depurazione cittadino.

La rete fognaria è rimasta tal quale se non addirittura peggiorata, vista la totale mancanza di interventi di manutenzione. Sul Depuratore va detto che questa giunta ha  mutuato e arrogato a sé stessa il merito di un’opera progettata e finanziata dalle passate amministrazioni. Cosa ampiamente verificabile attraverso gli atti e le tempistiche.

Alla faccia della peggior politica tanto vituperata…

  1. Salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente naturale e del patrimonio storico, artistico e culturale cittadino, valutando e istruendo i percorsi necessari all’acquisizione di distintivi di qualità quali Bandiera Blu.

Nessuna traccia

  1. Realizzazione del P.U.A. (Piano utilizzazione arenili) per la regolamentazione dei concessionari e per un miglioramento della fruibilità del mare cittadino.

Nessuna traccia

  1. Valorizzazione di risorse naturali come La Frasca e Vallata della Fiumaretta intesi come luoghi di aggregazione sia per i civitavecchiesi che per i turisti.

In realtà sulla valorizzazione della Frasca qualcosa è stato fatto. Certamente anche in questo caso sfruttando l’opera pregressa delle amministrazioni passate. Ciò nonostante, ancora oggi, l’iter burocratico è ancora in alto mare, e il progetto di riqualificazione tanto auspicato stenta a decollare.

  1. Sviluppo e promozione di itinerari di turismo religioso.

Nessun riscontro 

  1. Potenziamento e aumento dei punti d’informazione turistica, per i quali si promuoveranno progetti di collaborazione con gli istituti scolastici ad indirizzo turistico presenti sul territorio sotto forma di stage di formazione.

Nessun punto d’informazione è stato né potenziato né aumentato. Anzi, gli unici esistenti sono stati chiusi.

  1. Promozione di eventi sportivi nazionali ed internazionali, con sport acquatici e non solo, in modo da generare anche un nuovo flusso di turismo sportivo (windsurf, pallanuoto, vela sportiva ecc…).

Non ricordiamo nessun evento promosso.

  1. Regolari interventi di manutenzione, rivisitazione ed omogeneizzazione degli arredi urbani con particolare attenzione all’accoglienza dei turisti dall’ingresso monumentale di Porta Livorno.

La realizzazione di  tutto quello che avrebbe potuto essere asservito al “biglietto da visita” di Civitavecchia agli occhi dei turisti non solo non è stata mai concretizzata, ma anche la manutenzione delle strade e degli arredi urbani , elementi primari allo scopo, è risultata carente o in taluni casi del tutto assente. Anche in questo caso basta verificare lo stato di abbandono delle aree e dei percorsi abitualmente utilizzati dai turisti per rendersene conto.

  1. Reperimento di fondi (europei e regionali) per dare sostegno economico agli operatori del settore attraverso concessione di contributi alle imprese, esenzioni fiscali, programmi di intervento per incrementare il movimento turistico e azioni di sviluppo e qualificazione dell’offerta turistica;

Non risultano fondi reperiti, né richiesti.

  1. Concertazione con la categoria dei tassisti di tutte le azioni necessarie per migliorare il servizio pubblico, aumentare i controlli al fine di abbattere il fenomeno dell’abusivismo e predisposizione una procedura condivisibile per istituire un bando per il rilascio di nuove licenze N.C.C. Così come il turismo, la cultura e la valorizzazione delle particolarità del territorio sono la vera alternativa al mono-sviluppo industriale.

E’ cronaca di questi giorni la denuncia, da parte delle associazioni di categoria, per un presunto atto di forza da parte dell’Assessorato competente nella concessione di licenze extra a tassisti locali e non, senza nessuna concertazione né accordi preventivi. A testimonianza dello stato dei rapporti con le categorie del tutto inesistenti, in totale  antitesi dei proclami elettorali dell’epoca.

Civitavecchia ha bisogno di fare sistema delle sue risorse attraverso una programmazione culturale che intrecci in una proposta organica e varia. Organizzato e venduto come un vero e proprio prodotto locale, al pari di un prodotto tipico, il nuovo volto turistico della città si baserà sui seguenti punti: 

  1. Valorizzazione e promozione della città e del comprensorio rivolta anche ai cittadini di Civitavecchia attraverso gite guidate o programmi scolastici ad hoc. È importante che gli stessi civitavecchiesi conoscano i tesori del comprensorio e della città. Solo in questo modo la ameranno e la difenderanno, diventandone i migliori promoter;

Nessuna traccia

  1. Il Forte Michelangelo, che dovrà il prima possibile tornare alla città interamente, deve essere valorizzato diventando, nel contempo diventare un’attrazione turistica fruibile da tutti e sede di un punto di accoglienza al turista, luogo di partenza di tutti gli itinerari cittadini, sede di mostre permanenti e temporanee;

Ad oggi la Fortezza del Bramante rimane di proprietà della Capitaneria di Porto.

Di mostre permanenti o temporanee nessuna traccia

  1. Un’attenzione particolare deve avere l’area archeologica che si trova sotto il piano calpestabile dei palazzi di Corso Marconi, già studiata nel XVI secolo da Leonardo da Vinci, che conserva i resti dell’antica città romana di Centumcellae, antenata della nostra Civitavecchia;

Nessuna attenzione particolare 

  1. Con la giusta valorizzazione della Rocca, di Porta Livorno e di Piazza Calamatta e dei punti d’accesso al centro storico, si potranno finalmente convogliare dallo scalo portuale i croceristi verso l’area archeologica di Corso Marconi e quella medievale-rinascimentale del Centro Storico, verso il Mercato ed il Centro Commerciale Naturale, così da garantire un flusso continuo di turisti e conseguentemente una vera crescita economica e culturale di Civitavecchia;

La valorizzazione, se c’è stata, nessuno l’ha vista

  1. Istituzione di una cine-fototeca comunale tesa a valorizzare il patrimonio di film, cortometraggi, documentari e fotografie girati e scattate tra la fine dell’800 fino ad oggi a Civitavecchia e nel territorio per documentare l’evoluzione della nostra città e della sua popolazione.

Scopi principali sono: 

  • diffusione di queste pellicole soprattutto ai più giovani per far crescere il senso civico e di appartenenza in collaborazione con le emittenti televisive locali;
  • organizzazione di mostre annuali e concorsi per raccogliere il lavoro di associazioni culturali e l’impegno creativo di artisti, per raccontare il territorio civitavecchiese;
  • attività didattica in collaborazione con scuole e insegnanti; Infine il M5S chiederà di accedere alle risorse messe a disposizione nell’ambito del DTC, Distretto Tecnologico per i beni e le attività Culturali del Lazio, che è scaturito dall’Accordo Quadro sottoscritto da Regione Lazio, MIUR, MiSE e MiBAC.

Niente di tutto questo è stato avviato.

 Commercio e Artigianato

La nostra città non può proporsi come luogo di turismo e di cultura senza risollevare l’artigianato ed il commercio. E’ necessario, quindi, promuovere e incentivare il ricrearsi ed il sorgere dei mestieri di botteghe dell’arte e di siti urbani storici che ospitano la bravura e la passione dei maestri artigiani. Verranno quindi promossi i seguenti punti:

  1. Progressiva Creazione del Centro Commerciale Naturale (inizialmente ricompreso tra c.so Marconi, Via San Gallo, via Leonardo e Corso Centocelle). Sistema di esercizi di vicinato, coordinato e integrato, che persegua una politica comune di sviluppo e di promozione del territorio, collocato su uno specifico contesto urbano (Centro Storico).

Il progetto non ha ancora visto la luce 

  1. Concretizzare in tempi brevi la riapertura del mercato cittadino per ridare alla zona il decoro necessario ad una città che vuole sfruttare a pieno la sua vocazione turistica e commerciale. La riapertura dovrà passare inevitabilmente per una concertazione con le diverse categorie che pur rappresentando un corpo unico si trovano ad affrontare problematiche ed esigenze diverse.

Per il mercato vedi punti precedenti

  1. Riqualificazione e completamento dei servizi in periferia (attraverso il censimento delle attività e l’incentivazione fiscale).

Nessun tipo di intervento 

  1. Coinvolgimento delle associazioni di categoria per la creazione di percorsi di rilancio dell’enogastronomia.

Non risulta nessun tipo o approccio di coinvolgimento 

  1. Campagne di prestito d’onore (Micro-credito e prestito sociale) per finanziare l’imprenditoria giovanile, femminile e tutti quei cittadini o associazioni che per motivi tecnici restano ai margini delle realtà finanziarie istituzionali. Questo al fine di realizzare un servizio di finanza etica controllata dall’amministrazione.

Nessun tipo di intervento risulta essere stato avviato 

  1. Evoluzione dello sportello informativo e di guida per gli imprenditori in collaborazione con quello già esistente del BIC Lazio, in modo da rendere più chiaro ed accessibile il processo per l’avvio di una nuova attività e promuovere le sinergie tra associazioni di categoria ed Istituzioni pubbliche finalizzate ad una corretta programmazione futura.

Non vi è riscontro 

  1. Realizzazione del Piano Urbanistico Commerciale (PUC).

Non c’è traccia.

  1. Valorizzazione della cantieristica navale di nicchia. A Civitavecchia abbiamo una scuola di mastri d’ascia che è opportuno valorizzare per creare occupazione e incrementare, tra l’altro, l’offerta turistico espositiva della città.

La cantieristica navale non solo non è stata valorizzata, ma grazie al totale disinteresse mostrato questa categoria è prossima alla estinzione. Un’altra occasione mancata per incentivare i giovani artigiani ad intraprendere e perseguire una attività di eccellenza che Civitavecchia ha sempre esportato nel mondo. 

  1. Discutere con l’Autorità Portuale la riorganizzazione e il potenziamento del settore commerciale portuale. A tal fine prevedere il recupero delle aree attualmente occupate dai depositi costieri che dovranno essere, come previsto, dismessi allo scadere della concessione; la dismissione è a totale carico dei concessionari.

I depositi costieri sono ancora pienamente operativi, mentre con l’Autorità Portuale è addirittura pendente un contenzioso milionario. Naturalmente di riorganizzazione e potenziamento nessuna traccia.

  1. Locazione agevolata a ore di locali comunali a uso ufficio per giovani professionisti per consentire loro di iniziare ad esercitare la professione (“co-working”).

Non risultano, dall’elenco dei beni comunali assegnati a terzi, nessuna locazione a professionisti, figuriamoci giovani.

  1. Creazione di punti pubblici di telelavoro nelle aree industriali dismesse o negli edifici comunali vuoti e avvio di un programma di sperimentazione del telelavoro con le aziende del territorio.

Nessuna traccia

  1. Laboratori che offrano corsi gratuiti secondo il concetto della “pluriversità” per favorire la diminuzione di quello che oggi è chiamato “Digital Divide”.

Progetto totalmente sconosciuto 

Per concludere, qualche considerazione.

La puntata scorsa ha generato alcune polemiche, soprattutto di natura ideologica. Va sottolineato che il nostro intento primario è quello di evidenziare fatti e riscontri sulla base di un programma elettorale regolarmente depositato . Naturalmente ,nel fare ciò,  non disconosciamo l’appartenenza di chi scrive  a una parte politica che in questi anni è stata all’opposizione del governo cittadino. Cosa che persino rivendichiamo, anche nei riguardi di chi sostiene che ciò che ci renderebbe  poco credibili nel fare ciò. Purtuttavia, ai più non può sfuggire come, nell’agone politico anche nazionale, le accuse reciproche sulle realizzazioni pratiche sono quotidiane, e coinvolgono tutti i partiti o le coalizioni. Non fa esclusione il M5S.  Ciò che lo distingue, in realtà, sono le modalità e l’approccio mediatico con il quale quest’ultimo cerca di accreditarsi virtù intellettuali, morali e antropologiche, basate sulla sola appartenenza e dunque prerogative assolute di chi professa l’azzeramento della politica (e dei politici) per far posto ad un modello elitario basato su concezioni e attributi dettati da pochi e subiti da tutti. Si è creato una specie di vortice surreale, dove si distribuiscono verità spesso immaginarie, surrogate secondo una concezione piramidale, che tiene conto non del confronto e della dialettica, bensì della imposizione dei propri principi.  L’avversario finisce per essere solamente da demonizzare e da ghettizzare. Anche attraverso la discriminazione totalitaria delle idee, dei trascorsi, delle esperienze, dei concetti e delle opinioni. Siamo dunque in presenza di un  tentativo di conquista del consenso e del potere, non attraverso il principio della forza di pensiero ma con l’autoconvincimento delle veridicità delle proprie convinzioni sia politiche che umane. Questa  concezione, nel passato,  molte volte è stata la causa primaria di stravolgimenti di cui solo la storia ha successivamente contribuito fissare l’esatta dimensione.

Questa nostra piccola inchiesta vuole essere solo un contributo per evidenziare come la tanto reclamizzata diversità nel volersi accreditare come l’unica forza in grado di gestire in maniera diversa la cosa pubblica e in generale il governo del Paese, sia in realtà già stata abbondantemente delegittimata dai fallimentari risultati  ottenuti da chi, ormai da quasi quattro anni, amministra  Civitavecchia . Cosa che peraltro accade in tutti i comuni amministrati dal Movimento Cinque Stelle.

DARIO BERTOLO   ROBERTO FIORENTINI