VOTO O NON VOTO QUESTO E’ IL PROBLEMA

di LUCIANO DAMIANI

Si avvicina inesorabile il momento del voto, il momento nel quale bisognerà dimostrare di essere in un paese democratico, di essere democratici nei fatti e nella pratica. Ogni cittadino è chiamato ad esprimere il proprio consenso ad un progetto politico piuttosto che ad un altro. A dire il vero ultimamente pare che più che assenso ad un progetto politico, si tratti di una sorta di indicazione del “meno peggio”, a volte si tratta addirittura di un voto “contro”. C’è da domandarsi se questa sia democrazia o qualcosa d’altro che non saprei definire.

Sicuramente non sono problemi che riguardano coloro che hanno scelto di fare a meno della politica, quelli che non si interessano proprio, per un motivo o per l’altro. Invece, per coloro che vogliono, almeno nel momento elettorale, essere cittadini protagonisti, il problema non è di semplice soluzione, almeno che non si abbiano idee molto chiare.

La campagna elettorale dovrebbe raccontare il progetto del paese futuro, ciò che ogni compagine propone al paese. Purtroppo così non è, neppure vale la pena ribadirlo.

Ma, comunque, votare con cognizione di causa, richiede che si ascolti e che ci si informi. Certo farlo solo ora non aiuta, bisognerebbe arrivare alle elezioni essendo “preparati”. Personalmente ho cercato di trovare un bandolo per sciogliere il gomitolo di un ragionamento che potesse portarmi ad una decisione. Il gomitolo, comunque lo svolga, mi porta sempre altrove, non al seggio.

Permettetemi qualche considerazione per mostrare solidarietà a coloro che hanno scelto di non votare, e per stimolare la riflessione in coloro che hanno deciso di votare comunque.

USO DELLA VERITA’

In tutta teoria il voto è espressione di fiducia, la fiducia si basa sulla verità.
Il fatto però è che la verità è forse la prima vittima della politica dei partiti, bugie e mezze verità sono quasi sempre i contenuti del dibattito politico. E’ tipico l’atteggiamento dei partiti attorno al tema dei migranti, ognuno ha la propria verità, ma tutti, guarda caso, l’hanno funzionale allo scopo elettorale. Com’è evidentemente falsa l’affermazione “i migranti stuprano”, visto che di certo non mancano stupratori italici, è altrettanto strumentale e perciò falso o parziale, affermare che “i migranti ci pagano la pensione”, poiché si sa benissimo che non sono in discussione i migranti inseriti nel tessuto sociale, con un lavoro “in regola”, magari con la cittadinanza italiana già in tasca, ma si parla di quella folla di migranti che, essendo clandestini o comunque irregolari o in attesa di…, affollano le piazze, o che sono utilizzati come schiavi nei campi del meridione o nei cantieri edili di questo paese i quali, evidentemente, non possono pagare alcuna pensione o tassa che si voglia.
Del resto la paura è stata usata da altri per “non finire come la Grecia” oppure per le piattaforme petrolifere, si è usata la paura di una intera regione che sarebbe finita sul lastrico, sinanco i pescatori di cozze avrebbero perso i piloni delle piattaforme, vongola ec…. Presentarsi come gli “onesti” è falso o idiota, se vogliamo, come è falso il garantismo di coloro che rimandano il giudizio di onestà dei propri al terzo grado di giudizio ben conoscendo i soggetti coinvolti.
La verità non è politically usefull, spesso la si nasconde o la si mistifica. Anche quando si parla di numeri, si considerano solo quelli che fanno gioco. Si dice che: “aumentano i posti di lavoro”, ma si omette di dire che ad aumentare sono i contratti a termine mentre quelli stabili sono in calo. Si dice che il paese è in ripresa, ma lo si fa senza rapportarsi agli altri paesi europei. Del resto è tornato in campo Silvio che pensava che Ruby fosse la nipote di Mubarak e che fosse maggiorenne. Le sue non erano mignotte (scusate il termine) ma signorine bisognose d’aiuto. Pare, lo dice chi ha letto il progetto, che la “flat tax” non sarà poi tanto conveniente per chi ha redditi bassi (questo lo dico con beneficio d’inventario, ma giusto per significare il concetto delle mezze verità).
Ma la verità sfugge anche quando a di Battista viene chiesto: “ma lei è antifascista?” Probabilmente l’esponente del Movimento non era preparato e, non avendo una verità “conveniente” da dire, ha tentato una digressione per rispondere senza rispondere. Una verità scomoda da dire? Restando nei temi caldi della campagna elettorale anche l’espressione dei numeri dell’immigrazione, espressi in termini di “invasione” sono irreali. Può servire a questo scopo leggere le statistiche disponibili sul sito dell’UNHCR, l’agenzia dell’ONU per i rifugiati. Del resto appare falsa anche l’espressione “l’Italia accoglie i migranti”. Il nostro è sempre il paese dei CARA di mafia capitale, dei caporali, e dei migranti clandestini che raccolgono i pomodori per un pezzo di pane una tenda o una baracca. Realtà che fa a pugni con la “accoglienza” proclamata da alcuni. Ci si da da fare per fermare i migranti sul suolo africano… ma non è la stessa cosa che vogliono gli altri? Ma dall’altra parte dire che sono tutti ladri solo per il fatto d’essere seduti in parlamento o che si ha una tessera di partito in tasca…. è una menzogna che ne vale cento.

I PROGRAMMI
Se c’è una cosa che un elettore non dovrebbe considerare nel tempo delle elezioni, sono proprio i programmi elettorali, forse non c’è cosa più inutile e strumentale. I programmi elettorali servono all’avversario politico per dimostrare ciò che non si è fatto, e a chi lo dovrebbe rispettare ciò che si è fatto. Come sempre accade, all’indomani della tornata elettorale, tutti hanno vinto e nessuno ha perso. Lo stesso accade per i programmi, ci sarà sempre chi dimostrerà che non è stato rispettato e chi, carte alla mano, dirà invece l’opposto. Non è forse vero che i programmi si fanno modulati in funzione elettorale? “Aboliamo la fornero” Credo sia emblematico. Ma credo che tutti abbiamo esperienza delle mancate promesse, per cui non ci si sbaglia nel non tenerne conto, lasciamo i programmi elettorali ai polemizzatori dei talk show.

QUELLO CHE E’ STATO FATTO

Altro criterio per decidere, è quello che considera ciò che è stato fatto. Abbiamo l’esperienza dei governi di centro destra, al di la della sequela di episodi che hanno fatto della corruzione la cifra della politica di centrodestra del nostro paese, mai che mi regalino una casa senza dirmelo, assistiamo ora a operazioni spesso spacciate per quello che non sono o bocciate da consulta e referendum. Ognuno ha i suoi temi “sensibili” potrei dire ad esempio che il Jobs Act ha ridotto il lavoratore ad articolo di mercato tant’è che ad aumentare sono i contratti a termine non certo quelli stabili, non certo è cresciuta la progettualità delle famiglie e dei giovani. Potremmo parlare di “Acqua Pubblica”, la stessa legge regionale del Lazio votata alla unanimità è stata ampiamente disattesa e stoppata dal governo. Del resto il governo del Lazio non si è opposto minimamente, è stato prontissimo ad alzare le braccia. E che dire dell’ambiente, tema sul quale gli interventi equivalgono a zero se non a valori negativi? Ho letto il decreto sull’ILVA, quello impugnato dal governatore Emiliano. Da un punto di vista ambientale è una vera vergogna. Anche dalle parti nostre non è andata meglio, TVN ha visto approvato l’uso di carbone con tenore di zolfo tre volte superiore a quello ammesso dalla legge regionale sul risanamento dell’aria. Cosa alla quale lo stesso sindaco Tidei si era opposto. Non serve parlare del centro destra, l’ambiente non è proprio nelle loro corde.
Dobbiamo dire che non abbiamo molta contezza dei governi a 5Stelle, ci si potrà regolare solo con le esperienze locali.
Per ciò che conosciamo, vediamo una forza politica che pensa di poter governare da sola senza tenere in conto le realtà politiche e burocratiche del territorio ed il loro radicamento, perché, non scordiamo che la politica la fanno i politici, ma la burocrazia non sta a guardare ed è molto più protagonista di quanto si immagini. Quindi conosciamo il M5S come quello che ha la presunzione di poter governare da solo e contro tutti. Difficile da credere, scommettere che possa governare la barca contro tutto e tutti appare più che una scommessa un terno al lotto, ma si può scommettere sulla pelle di un popolo e/o di un paese? Ci vuol coraggio. Infatti il nostro, al di la dei ricorsi vinti, ultimamente quello sull’accordo con l’AP. ecc… non ha portato a casa particolari successi, nessuno sul piano ambientale, al di la di qualche promessa che altri dovranno rispettare, ne pare abbia fatto ciò che avrebbe potuto, domeniche ecologiche, strade chiuse al traffico, riattivazione dei bagni alla marina, e perché no un referendum consultivob sul crematorio… giusto per dire che l’opinione pubblica è presa in considerazione. Ma sopratutto non ha portato a casa successi sul piano della coesione sociale, disgregando ancor più, se possibile, il tessuto della città. Spero che la nuova società di servizi riesca a prendere definitivamente il volo verso un futuro diverso da quello che si presentava all’avvento di questa giunta dando loro definitivamente ragione sul piano delle partecipate.
Le forze ora all’opposizione in città non è che possano vantare nulla di meglio e/o più credibile, Il centro destra ha buttato le carte giù dall’ufficio del sindaco la sera stessa delle elezioni, ciò basta e avanza, ma, se vogliamo ricordare, possiamo citare lo scontro con l’On. Giro sulla marina e le assunzioni last minute in HCS.
Il centro sinistra è morto dopo poco ucciso dai suoi stessi uomini. Dimostrando grande capacità, si ma al suicidio.
Insomma l’opposizione tutta non va molto più al di la dall’accusare la giunta Cozzolino di incapacità, ma di certo questa opposizione non può certo autodefinirsi capace: marina, mercato e le relazioni della Corte dei Conti parlano piuttosto chiaro, sia per il centro destra che per il centro sinistra, vedi i danari ENEL, debiti fuori bilancio ecc… gli stessi ricorsi contro la giunta, più che tutelare la città appaiono spinti dall’idea di ostacolare il governo in carica.

EUROPA

Non so se il tema “Europa” possa essere un argomento utile a capire se e per chi votare. Se andiamo a sentire tutti, estremisti a parte, sono favorevoli all’Europa, lo sono a patto che. Lo stesso PD richiede all’Europa un deciso cambio di rotta. Nel frattempo l’Europa è quella che ti fa ingoiare il “glifosato” nonostante le risoluzioni del Parlamento Europeo, che ti fa ingoiare gli accordi di libero scambio che penalizzano le specificità del paese, che non ha una politica fiscale omogenea e nella quale le fabbriche italiane possono indisturbate andarsene in Slovacchia o nella quale le tasse per redditi prodotti in Italia vengono incassate in Lussemburgo, Olanda ecc… Ovvio l’Europa è tante altre cose, ma sappiate che tutti, compreso Salvini sono per restare in Europa, lo sono a patto che… qualcosa, più o meno come per la legge Fornero, alla fine nessuno farà nulla per uscire dall’euro, ammesso che l’ipotetico governo futuro lo voglia…. non abbiamo le palle per farlo. Tsipras docet.
Al netto quindi della campagna elettorale e financo al netto degli scoop giornalistici o pseudo tali che ci sbattono in faccia uomini delle istituzioni che fanno i soldi sulla monnezza e che si comprano gli elettori a 50 euro, roba folkloristica (amara ironia), al netto dicevo, io proprio non saprei chi votare, e invidio coloro ai quali gli basta votare contro i fascisti, imperativo irrinunciabile.

Per terminare in leggerezza…
Oggi pioveva ed ho rinunciato ad andare al mercato ed ho scelto la Conad… non ho portato le mie solite buste che uso per la frutta e verdura al mercato, il ministro ha detto che non è igienico… Sono andato a comprare le patate, in retina… mi sono sporcato di terra.. o preso i cipollini, anche questi avevano della terra attaccata alla radice… m’è venuto da sorridere… cara ministra Lorenzin…. magari per i vaccini avrai anche ragione… ma per le buste….. ma mica pisciamo dal ginocchio…. direbbe un mio amico.

Vorrei votare ogni dieci anni per non avere il problema di scegliere ma a qualcosa le elezioni servono, servono a chiudere i contratti di lavoro, vertenze che si trascinano da anni trovano finalmente soluzione… in pochi giorni pubblico impiego delle funzioni centrali, polizia e forze armate, scuola e, fresco fresco, il contratto della sanità, c’è ancora qualche giorno utile per chiudere altri contratti in attesa……. di una tornata elettorale.

Questa volta….. mi astengo, rifiuto l’idea di votare a caso o una idea astratta, e consiglio vivamente chi volesse andare, di farsi spiegare bene come si fa, che la vedo dura, sia per l’elettore che, sopratutto, per gli scrutatori.

LUCIANO DAMIANI