Bugie, mezze bugie, frottole e fandonie: parte 1

di DARIO BERTOLO e ROBERTO FIORENTINI 

Le bugie, si sa hanno le gambe corte. Ma quando si parla di politica e soprattutto durante una campagna elettorale come questa , che probabilmente sarà il preludio  dell’avvento della terza Repubblica in Italia, allora questo archetipo diventa quasi endemico. Del resto non si fa che parlare di fake news o, per dirla all’italiana, di bufale. Da più parti si invocano strumenti per il cosidetto fact checking.   Non ci scandalizziamo, né ci sorprendiamo. Da sempre si promette, e da sempre non si mantiene. Però noi Civitavecchiesi abbiamo il  discutibile privilegio di essere i testimoni viventi, a mò di cavie, del più grande esperimento di manipolazione sociale mai perpetrato in Italia. Quello messo in piedi dalla premiata ditta Casaleggio&Grillo.

Che qui da noi si è  radicato ben prima delle grandi città come Roma e Torino, a testimonianza della frequente incapacità nel saper distinguere , giudicare , valutare e ovviamente scegliere.

Proprio partendo da questo punto di vista, in un certo senso privilegiato, abbiamo pensato di provare a fare  anche noi un esperimento. Semplice , senza alambicchi e provette, ma probabilmente interessante. Per prima cosa ci siamo procurati il programma elettorale che il MoVimento 5 Stelle presentò durante le elezioni amministrative di maggio 2014, quelle indette dopo la rovinosa caduta della giunta di centro sinistra guidata da Pietro Tidei e vinte, come noto, con un consenso altissimo. Proprio partendo da quest’ultimo, abbiamo cercato di mettere a confronto le promesse  contenute nel Programma del 2014 con le cose realizzate dall’Amministrazione Cozzolino in questi tre anni e mezzo. Ogni articolo conterrà alcune di queste promesse, che saranno oggetto del raffronto.  Come supporto metodologico inseriremo, all’interno dell’articolo, estratti letterali dal programma elettorale pentastellato, usando il colore rosso, proprio per facilitare il confronto.

Cominciamo dalla trasparenza, autentico cavallo di battaglia del M5S, tanto da essere inserita all’inizio del programma.  Il testo riporta :

“Dopo le elezioni i nostri consiglieri:

  • saranno solo consiglieri senza possibilità di doppi incarichi elettivi

  • periodicamente incontreranno i cittadini per ascoltare proposte ed idee da portare in consiglio comunale ed insieme ai Comitati e Associazioni analizzeranno problemi e studieranno soluzioni

  • una volta all’anno si sottoporranno alla verifica della loro attività svolta nei 12 mesi precedenti. Inoltre per far si che i cittadini possano esercitare il massimo controllo sul Sindaco, sugli assessori, sui consiglieri comunali e su quant’altri deputati alla gestione della cosa pubblica, i nostri amministratori, indipendentemente dal ruolo assunto, si impegnano a rendere pubblici periodicamente on line:

  • Lo stipendio, i rimborsi e/o i gettoni di presenza percepiti a qualsiasi titolo dal Comune;

  • La dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari relativi all’anno precedente l’assunzione dell’incarico, degli anni in cui si ricopre l’incarico e dell’anno successivo; i diritti reali sui beni immobili e sui beni mobili iscritti in pubblici registri; le eventuali funzioni esercitate in qualità di amministratore o sindaco di società.

  • Il possesso di titoli o quote azionarie o incarichi a vario titolo presso società di capitali pubbliche e/o private, nonché a società di scopo giuridicamente riconosciute o a cooperative, che ricevono finanziamenti pubblici dal Comune, nonché vincitrici di appalti per prestazioni di servizi e lavori pubblici forniti per gli stessi.

  • La dichiarazione da parte degli eletti dei finanziamenti ricevuti e/o dei doni, benefici o altro assimilabile; Il registro delle spese, comprensive delle spese per lo staff, spese per l’ufficio, spese per viaggi sia dell’eletto che dello staff, spese telefoniche e dotazione informatica, spese varie;

  • Gli atti presentati con relativi iter fino alla loro conclusione;

    • Il quadro delle presenze ai lavori delle commissioni e dei consigli comunali e i voti espressi sugli atti adottati in tali sedi. A tal fine la nuova Amministrazione a cinque stelle istituirà il “Regolamento per la pubblicità della situazione patrimoniale degli amministratori e dei consiglieri comunali”. Inoltre al fine di rendere effettivamente trasparente l’attività amministrativa il m5s provvederà a completare l’informatizzazione di ogni atto e provvedimento amministrativo, rendendolo accessibile sul sito istituzionale del Comune.”

Cosa è stato mantenuto ? Niente. Del regolamento non c’è traccia, delle informazioni patrimoniali e degli strumenti di controllo dell’attività non ci risulta nulla, ad eccezione di quanto riportato nel sito istituzionale e rispondente a precisi obblighi giuridici.  La tanto sbandierata trasparenza è stata, alla luce dei fatti, uno dei tanti specchietti per le allodole ( in questo caso gli attivisti grillini) utilizzati per mimetizzare la spasmodica  voglia di potere, poltrone e stipendi. Così come l’immagine di un movimento aperto ai cittadini ,ai Comitati e alle Associazioni. Nessuno dimentica l’arroccamento quasi militare dentro le sedi Comunali attuato dai consiglieri ed assessori, così come la totale mancanza di dialogo verso tutti e tutto, anche in presenza di situazioni complesse e importanti come, ad esempio, quelle relative al commercio e ai servizi sociali , con le note conseguenze per l’economia locale che tutti sappiamo.

Passiamo ad un secondo aspetto , quello delle società municipalizzate. Il programma ha un forte connotato decisionista e riporta:

  1. La fusione con Civitavecchia Infrastrutture per rafforzarne il patrimonio.

  2. La raccolta differenziata porta a porta e sfruttamento delle materie prime-seconde recuperate attraverso il personale HCS.

  3. L’affidamento alla Holding cittadina di ulteriori servizi attualmente appaltati a terzi.

  4. L’ottimizzazione dei processi interni, degli organigrammi, dei premi di risultato. La società deve virare verso una maggiore operatività, rendere, nel breve periodo, la forza lavoro produttiva e ridurre nel tempo la forza lavoro impiegatizia.

  5. La riorganizzazione delle farmacie comunali affinché generino utili in linea con una corretta e sana gestione contribuendo al risanamento delle società partecipate..

  6. La riorganizzazione del trasporto pubblico urbano al fine di aumentarne l’utenza e l’efficienza.

Anche in questo caso quanto di tutto ciò è stato rispettato? Zero. Anzi, si sono fatte scelte decisamente diverse come la creazione, dopo un iter che definire travagliato è dir poco, di una new co che ha acquisito i crediti e i rami di azienda della vecchia HCS, lasciando a quest’ultima gli enormi debiti accumulati in questi quattro anni. Ben oltre il 100% di quelli ereditati nel 2013. E che ad oggi si trascina pendenze giudiziarie riguardanti la coercitiva applicazione dei passaggi dei lavoratori e delle modalità di gestione amministrativa da parte di un prossimo CDA con ulteriori aggravi di costi a spese della comunità. E con i servizi, nonostante i roboanti proclami sbandierati, tutt’oggi estremamente carenti, come è facilmente verificabile in ogni angolo delle strade o delle piazze. Naturalmente della ottimizzazione dei servizi e della maggiore operatività, nemmeno l’ombra.

Gestione dei rifiuti.

Il programma riporta al punto “5.1 Verso rifiuti zero “:

  1. Effettuare una campagna di prevenzione e sensibilizzazione, utile per educare tutti i cittadini alla raccolta differenziata;

  2. Estendere la raccolta differenziata porta a porta a tutta la città;

  3. Sponsorizzare l’utilizzo di materiale recuperabile, biodegradabile e lavabile cercando di limitare al massimo la produzione di rifiuti.

  4. Creare, in raccordo con l’Ecocentro comunale, una rete di Isole ecologiche distribuite in tutto il territorio comunale per il recupero dei materiali ingombranti e la raccolta degli olii domestici e di altri rifiuti speciali.

  5. Gestione del materiale organico di risulta tramite il compostaggio aerobico su base comunale, con impianto di piccola taglia (o più impianti distribuiti), a gestione interamente pubblica e dimensionato sulle esigenze di coloro che attualmente conferiscono nella discarica cittadina. “

Anche in questo caso non è difficile verificare che nulla si è fatto in questo senso e che in quasi quattro anni la raccolta differenziata non è aumentata percentualmente neppure di un decimale. Anzi nel frattempo sono cresciuti a dismisura i problemi della discarica cittadina, tanto che oggi è necessario portare i nostri rifiuti fuori città. Vale la pena ricordare che Civitavecchia è, tristemente, ormai l’unica città dell’intero comprensorio che ancora non ha applicato la raccolta differenziata, in modo serio. Questo testimonia che l’assunto ormai stantio, che ci sentiamo ripetere da anni, “ è colpa di chi ci ha preceduto e comunque non nostra” è uno dei tanti  pretesti, molti anche puerili, per giustificare il continuo risentimento e rancore  verso chiunque non si riconosca nei metodi intransigenti del movimento.

DARIO BERTOLO – ROBERTO FIORENTINI

Vi ricordiamo che “Bugie, mezze bugie, frottole e menzogne” ritornerà tra qualche giorno con la seconda puntata….